Monte Forato relook

Monte Forato Relook

Monte Forato Relook

Il Monte Forato è senza dubbio una delle principali caratteristiche morfologiche naturali che le Alpi Apuane sanno offrire.
Il grande foro di oltre 30 m. che attraversa la cresta che congiunge il passo di Petrosciana con la Pania della Croce, ha da sempre stimolato la meraviglia e la fantasia di coloro che lo osservano.
Sull’ origine di questo fenomeno naturale sono numerose le leggende che vi vedono il frutto di titanici scontri tra le forze del bene e del male.

(...tra le tante leggende sull’origine di questa particolarità morfologica, si riferisce ad un titanico scontro tra S. Pellegrino e il Diavolo.
Il Sant’uomo, che aveva il suo eremo sull’Appennino, era continuamente tormentato dal Maligno, che un giorno, visto i suoi vani tentativi di indurlo in tentazione, gli rifilò un terribile ceffone che tramortì l’eremita. S. Pellegrino riavutosi, non porse l’altra guancia, ma ricambiò la cortesia con tale energia che il povero diavolo attraversò tutta la Garfagnana fino a bucare la cresta sulle opposte Apuane.)

Spettacolo naturale grandioso è la visione dal versante versiliese, poichè la conformazione morfologica e l’angolo della visuale permettono di gustare appieno le dimensioni del foro. Inoltre, in momenti e date stabilite si fa cornice di indimenticabili albe del sole e della luna.
Dal versante della Garfagnana è più difficile indovinare le reali dimensioni del foro, che a i più appare come un grande triangolo chiaro contro il cielo.
Ma è da questo versante che si può vivere e stupirci del "doppio" tramonto del sole.
L’astro morente prima scompare dietro la cresta, facendo piombare nel buio Fornovolasco e le zone vicine, per poi riapparire rosseggiando incorniciato in una cornice calcarea, prima di scomparire definitivamente.
Le date di tali apparizioni sono rare e ben definite, ma la più conosciuta è senza dubbio quella del 10-11 Novembre che dà il meglio di se vista dal duomo di Barga.
Purtroppo non era più possibile godere appieno di tale spettacolo, poichè un fitto bosco di faggi precludeva in buona parte la vista.
Da oltre quattro lustri il bosco non veniva sfoltito per l’abbandono di ogni attività umana, come quella del boscaiolo, che invece per secoli hanno caratterizzato la zona.
L’associazione "Buffardello Team" ha tra i propri scopi la promozione delle caratteristiche ambientali delle nostre zone, e nell’intento di valorizzare le stesse, ha promosso una azione di ripristino delle condizioni del bosco atte a permettere la piena fruibilità di questo spettacolo naturale.
In possesso di tutti i permessi e le autorizzazioni necessarie, nella seconda domenica di Marzo 2202 ci siamo adoperati nello sfoltimento del bosco direttamente prospiciente il foro del monte.
Nostra intenzione è poi, in occasione dell’anno delle montagne, promuovere una giornata dedicata al M. Forato con assaggi di prodotti tipici garfagnini direttamente al cospetto del grande foro.