Ottocento

Le notizie del 1800 parlano di un’attività siderurgica alquanto limitata, minata dalle politiche protezionistiche del Granducato di Toscana e del Ducato di Lucca; in base ad una ricerca effettuata dal governo estense, risultava che nel 1825 lavoravano a Fornovolasco due ferriere, rispettivamente di proprietà della famiglia Papini e della famiglia Roni di Vergemoli. Pochi anni dopo l’attività si ridimensionò ulteriormente, visto che il celebre geografo Repetti menzionò una sola ferriera in attività, che lavorava ghisa dell’Elba proveniente dai forni di Follonica, “essendo che a Fornovolasco, gli scavi del minerale sono stati da lunga mano abbandonati”.

Qualche tentativo di rivitalizzare le attività estrattive fu effettuato nella seconda metà dell’ottocento, ma senza successo.L’attività declinò progressivamente tanto che nel 1883 le ferriere risultavano tutte chiuse.