Galleria 3
Si tratta di uno degli ingressi più antichi e si apre lungo la strada carrozzabile. L’ingresso, di dimensioni piuttosto anguste ed in lieve discesa, conduce a diverse diramazioni. Sulla destra un prima deviazione porta ad un ramo piuttosto stretto e franoso. Dopo altri 15 m dall’ingresso, sulla sinistra, al di là di materiale di ripiena, comincia una ulteriore diramazione che abbiamo battezzato “Fran West”. Lasciata sulla sinistra una ennesima breve diramazione si giunge alla “Sala dei Pilastri”, uno dei maggiori vuoti di coltivazione dell’intera miniera. Si tratta di una zona ricca di pirite e magnetite, oggetto di scavi nel corso del Cinquecento ma che è stata esplorata anche nelle epoche successive; la presenza sulle pareti dei fori dei fioretti, aventi diametri variabili, testimonia una lavorazione effettuata in epoche diverse.
A destra si accede a quello che abbiamo denominato “Ramo Y”; al termine del vuoto di coltivazione la galleria giunge ad una frana, superata la quale si trova, sulla sinistra, una diramazione in lieve discesa. Durante le nostre escursione essa è sempre risultata ingombra di acqua e non percorribile; riteniamo comunque che sia cieca dopo pochi metri. Continuando lungo la galleria principale, caratterizzata dalla presenza dei classici punti di appoggio per le lanterne, si giunge alla sommità della “Discenderia degli Occhiali”, ricollegandoci quindi con la galleria 7. Il tratto percorso dalla frana sino a questo punto è probabilmente di origine cinquecentesca, con modesti interventi successivi. In cima alla discenderia è presente un cumulo di pirite ormai soggetto a forti fenomeni di ossidazione, con la genesi di abbondanti solfati; fra di essi, oltre alla melanterite, sono stati rinvenuti alcune specie di buon interesse scientifico ed estetico. Gli ossidi di ferro hanno impartito una colorazione rossa ad un piccolo ristagno di acqua posta (“Lago di sangue”) proprio dietro l’ammasso di pirite.
In questo punto, scendendo circa 1 metro, s’intercetta un ramo parallelo al principale che in avanti prosegue verso la Discenderia degli Occhiali, di cui parleremo più avanti, mentre il maggiore sviluppo si ottiene percorrendo in direzione ritrosa; il Ramo Ritroso, di sezione alta e stretta, prosegue per diverse decine di metri, con segni sia di fioretto (diametro 4 cm) che di punteruoli sottili, ma soprattutto una linea irregolare che fa pensare ad un utilizzo soprattutto cinquecentesco; l’analisi delle carte topografiche della miniera del 1923 e 1924 evidenziano una discordanza; la prima mostra il cunicolo come un ramo tronco, mentre quella del 1924 sembra evidenziarne un ritorno sulla Galleria 3, che noi sinceramente non abbiamo riscontrato; la cartina degli anni ’60 addirittura non riporta tale ramo. La Galleria Principale della 3, finisce dopo aver oltrepassato il Lago di Sangue, confluendo, insieme alla Galleria 7 proveniente dall’esterno, in un ampio ambiente che sfonda verso il basso, la Discenderia degli Occhiali.
Lo sviluppo complessivo della Galleria 3 è di circa 160 m, cui andrebbero aggiunti gli sviluppi del ramo “Fran West” e del ramo “Y”.
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Ingresso della Galleria 3 |
Sala a camere e pilastri |