Galleria 5
Si tratta di un ingresso che si apre in un punto piuttosto esposto su una parete, sulla quota intermedia di 720 m, sostanzialmente al di sotto dell’ingresso della galleria 3. Negli anni in cui è stata scavata era raggiungibile attraverso un sentiero oggi non più percorribile a causa del crescere della vegetazione e delle frane, per cui nonostante la nostra descrizione venga fatta dall’ingresso all’interno, si consiglia il raggiungimento dall’interno mediante uno degli altri imbocchi.
Si tratta di una galleria di ribasso scavata agli inizi del Novecento per investigare le potenzialità del giacimento nelle sue parti più profonde. La galleria prosegue rettilinea per diverse decine di metri in direzione NO, spingendosi all’interno delle rocce carbonatiche; la sezione si aggira mediamente su 1.80 x 1 m. Una diramazione a sinistra, ribattezzata “Ramo del girotondo”, lunga 35 m, ritorna appunto verso la galleria 5; attualmente il collegamento avviene attraverso una piccola apertura la quale tuttavia originariamente non esisteva ma è legata all’opera di campionamento delle mineralizzazioni della zona concomitante con questo studio. Difatti nelle vene calcitiche che interessano questo tratto di galleria sono stati trovati interessanti minerali (solfuri e solfosali), in cristallizzazioni anche evidenti; lo scavo ha così portato ad abbattere il sottile diaframma spesso non più di 40 cm che separava il “ramo del girotondo” dalla galleria 5. Superata la diramazione si incontra sulla destra una massa di pirite in alterazione, con la presenza di melanterite, e lenti di pirite incassate nella roccia in posta. Probabilmente nel tentativo di saggiare le potenzialità di questa lente piritosa fu tracciata una breve discenderia, inclinata 60°, attualmente completamente allagata. La galleria 5 si riconnette quindi al ramo battezzato “intermedio Travers Union”. Lo sviluppo della galleria è di circa 110 m.
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Galleria 5 in prossimità dell’ingresso |
Passaggio in spaccata in Galleria 5 |