Mela Casciana

La mela casciana ha una forma rotondeggiante ma schiacciata; a maturazione è rossa con striature verde-giallo. È molto profumata, il sapore è dolce ma un pò acidulo, è compatta, non farinosa. La pezzatura è medio piccola.

- Le marze ottenute nelle aziende vengono consegnate al vivaio che si occupa di coltivare le piantine
- Preparazione del terreno con aratura e fresatura
- Sesti di impianto non fissi, in genere 4x1,5 o 4x2,5, a se­conda del portinnesto
- Irrigazione (se possibile)
- Sfalcio delle erbacce
- Su impianti nuovi si effettua la lotta fitosanitaria, si fa contro la ticchiolatura e contro la Carpocapsa pomonella
- Concimazione sia organica con concimi prelevati da allevamenti della zona, sia inorganica con prodotti a base di calcio per evitare la butteratura amara
- Raccolta manuale
- Incassettamento manuale in cassette di legno o di plastica.

Il prodotto deve la sua tradizionalità e qualità sia alla particolarità della cultivar, che si adatta perfettamente alle condizioni pedoclimatiche della zona, sia alla tecnica di produzione rimasta invariata nel tempo. L’approvvigionamento delle piantine avviene dal vivaio, al quale vengono precedentemente consegnate le marze dell’azienda, mantenendo così il patrimonio genetico autoctono della specie.La mela ha una forma particolare, tonda e schiacciata, ed è più conservabile di altre cultivar. In passato la pianta poteva essere alta fino a 10 metri, oggi, invece, risulta più bassa per l’utilizzo di portinnesti nanizzanti. Si produce dall’inizio del Novecento. Fino a qualche anno fa le mele venivano conservate in cantine fresche per evitare l’insorgenza di marciumi e facilitare così il mantenimento; i frutti erano disposti direttamente sul pavimento in un unico strato.

Giovane impianto  in località

LE SCOPE Molazzana  LU

La mela casciana è molto diffusa nella provincia di Lucca, ma per nessuno rappresenta la produzione principale.Ci sono circa 30 produttori che vengono seguiti dalla Comunità Montana e dall’Ente Parco, interessati a fare sì che non si perda tale varietà. I produttori stanno cercando di riunirsi in un’associazione.La quantità annua prodotta è di circa 1800 quintali. La vendita avviene prevalentemente in zona a privati, ristoratori, aziende agrituristiche e negozi locali; una parte minore viene destinata ai mercati del resto della regione.

Da www.arsia.toscana.it  prodotti tradizionali