Acacia

La Robinia pseudoacacia L. ( agaggio in Garfagnana) è una pianta originaria dell'America del Nord dove forma boschi puri. Fu importata in Europa nel XVII secolo da Jean Robin, botanico del re di Francia.

Questa pianta in Europa è considerata una specie infestante a causa della sua velocità di crescita e del suo imponente apparato radicale che soffoca piante di specie autoctone, come la Quercia e il Castagno. Inoltre la sua estrema adattabilità la fa trovare a suo agio dai litorali ai 1000 metri delle ombrose valli submontane. La conseguenza è una progressiva uniformazione degli orizzonti vegetali e la perdita delle differenziazioni ambientali, oggetto di tutela soprattutto nell'europa meridionale. La rapida diffusione di questa specie non è stata contrastata: sono stati apprezzati vantaggi quali la capacità di consolidare terreni vulnerabili e la sua resistenza agli incendi.

Pianta con portamento arboreo (altezza fino a 25 metri) o arbustivo, spesso ceduato.

 Usi

Protezione: in Europa questa pianta si è diffusa velocemente e oggi è possibile trovarla ovunque, soprattutto lungo le ferrovie e scarpate, questo perché è una pianta a crescita veloce e con un apparato radicale molto sviluppato, questo permette di rafforzare le scarpate evitando che franino.

Ornamentale: per i suoi fiori a grappolo, bianchi e profumati.

Mellifero: dai suoi fiori le api producono un ottimo miele molto apprezzato.

Legname: il legno, di colore giallo, ad anelli ben distinti, è duro, pesante (p.s. 0,75), molto duraturo (è il legno europeo più resistente in ambiente esterno); è inoltre un ottimo combustibile e viene usato per lavori di falegnameria pesante, per paleria, per mobili da esterno e per parquet.

Miglioratrice del terreno: come tutte le leguminose è inoltre una pianta azotofissatrice, per cui contribuisce al miglioramento della fertilità del terreno arricchendolo in azoto.

 Morfologia

Foglie pennate, lunghe fino a 30-35 cm con 11-21 foglioline ovate non dentate lunghe fino a 6 cm con apice esile. Di giorno aperte la notte tendono a sovrapporsi.

Corteccia di colore marrone chiaro molto rugosa.

Fiori bianchi o crema, lunghi circa 2 cm simili a quelli dei piselli, riuniti in grappoli pendenti.

Frutti a forma di baccello prima verdi poi marroni lunghi circa 10 cm.

Presenza di spine sui rami più giovani.

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Sezione trasversale. Da notare come nella robinia sia ben distinguibile l'alburno (chiaro) dal durame (scuro)

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I fiori

La robinia, o acacia, è originaria dei monti Allegani, nelle regioni orientali degli Stati Uniti; portata nel nostro continente come ornamentale per la bellezza della fioritura, ben presto sfuggì alla coltivazione, naturalizzandosi in tutta l'Europa, dalla pianura fino a 1200 m di altitudine, in zone a clima sufficientemente caldo ,diventando praticamente un infestante. La robinia è specie a rapido accrescimento .La sua larga diffusione è favorita dalla presenza di stoloni basali e da una ricca disseminazione spontanea dei semi . Viene cosi a formare boscaglie dense in competizione con le specie arboree spontanee, su cui spesso prende il sopravvento. Il legno, di color giallo-verdognolo o bruno-olivaceo, ha grana piuttosto grossa e si spacca facilmente, ma resiste bene all'aperto: perciò viene impiegato per paleria, ad esempio in viticoltura; si adopera in falegnameria perché, per la sua resistenza, è adatto alla costruzione di parti soggette a forte usura; è inoltre buon combustibile, che brucia anche appena tagliato. I fiori vengono usati talvolta in cucina; l'acacia è poi eccellente pianta mellifera e il miele prodotto è pregiato perché col tempo non cristallizza. I semi sono molto duri e si usano per collane. Va ricordato che la pianta è tossica, particolarmente semi, corteccia e radici. Come ornamentale, la robinia è impiegata per l'estrema rusticità e la resistenza all'atmosfera urbana. E infatti pianta frugalissima, indifferente al substrato, purché ben drenato e con una certa preferenza per terreni acidi; ama la luce e si presta per il consolidamento e miglioramento di terreni sciolti e franosi.