Gli streghi di Trombacco

In Trombacco, nel  Comune di Vergemoli, la sera si riunivano  questi  streghi e ci ballavano, però non è che ballavano da soli, andavano a prendere anche le persone comuni; dicevano che c’era questa veglia e  c’avevano un omino che aveva la gobba e suonava la fisarmonica. Lui lo invitavano sempre o lo andavano proprio a prendere; suonava la fisarmonica e gli streghi ballavano insieme a certe persone del posto. Dicevano che era questa veglia, ma queste persone non sapevano mica che erano streghi, potevano sembrare anche gente comune.

Portavano gente a questa veglia in un piano, giù al lago, poi ad un certo punto della sera dicevano:

"Beh, ora si smette, perché è tardi. A questo punto bisogna ricompensare il musicista. Come vi  ricompensiamo?"

"Ah!  Non saprei proprio! Insomma, soldi no!  Perché poi non ne avrete neanche voialtri!" Disse l’omino gobbo, che poi proseguì "Eh, io c’ho questa gobba  qui, che mi da noia"

"Davvero? C’avete quel problema lì?" Rispose uno degli streghi.

"Eh, si. Potessi guarire  di  questa cosa qui! Se non per il resto non saprei…"

Ma non chiedeva a loro, era più che altro uno sfogo.

Allora dice  che gli si misero tutti intorno, questi estranei, non la gente del  posto, ed insomma in conclusione l’addrizzarono questo vecchietto; e  da lì capirono che erano streghi!