Tanto tempo fa, tanto lontano che la memoria dell’uomo fatica a ricordare gli eventi precisi, quando i paesi erano sempre in guerra tra loro e ladroni, briganti e malfattori scorrazzavano per terre e mari rubando e uccidendo, capitò che il re di un paese del lontano Oriente, venisse rapito dai corsari con la sua bellissima regina e le sue figlie, e poi venissero abbandonati, certi della loro fine, sulla costa del Tirreno, a quel tempo inospitale e deserta. Passarono molti giorni prima che la famiglia reale potesse trovare un varco tra le malsane paludi che si estendevano nella vasta pianura. Fra le montagne trovarono l’accoglienza di pastori che seppero riconoscere in loro i nobili lineamenti ed il portamento reale e li accolsero ben volentieri nelle loro umili capanne. Ma le violenze subite, la fame, la fatica e l’aria insalubre delle paludi, li fecero addormentare nel sonno della morte. I pastori li seppellirono in un luogo aperto e silenzioso, il più bello di quella terra, circondato da ampi cieli e dal lontano mare azzurro. Gli Dei ebbero tanta pietà che trasformarono la regina nella Pania della Croce, la montagna più elegante delle Alpi Apuane, le principesse vennero trasformate nelle altre Panie ed il Re ebbe il suo volto scolpito tra la Regina delle Apuane e le sue figlie.