Sigla |
Numero catastale |
VMS MP1 |
CA 00001/00 TO LU |
Comune |
Località |
Area mineraria |
VERGEMOLI |
FORNOVOLASCO |
MONTICELLO-LE POSE |
Quota |
Sviluppo |
Dislivello |
m. 570 slm |
m. 141 |
m. – 13,5 |
Descrizione. Arrivati nella selva soprastante la strada, si supera una crestina ed un muricciolo in pietra, si passa sotto una parete calcarea, posta al contatto con le rocce filladiche degli “Scisti di Fornovolasco”, traversando per circa 100 metri; a quel punto, sotto un tecchione (con questo termine localmente vengono indicate le rientranze simili a caverne poste sotto paretoni rocciosi), si trova la cavità. Sulla destra dell’anfratto si apre l’angusto cunicolo che permette l’accesso ai lavori sotterranei; la galleria prosegue in lieve discesa sino ad un primo vuoto di coltivazione, dal quale si diramano diverse gallerie, tutte della lunghezza di pochi metri fatta eccezione per una di esse la quale prosegue scendendo sino ad un passaggio molto stretto (altezza 0,45 cm; 0,70 di larghezza). Al di là la galleria si biforca: a sinistra prosegue solo per pochi metri mentre a destra conduce, mantenendosi sempre di modestissime dimensioni (0,85 m di altezza per 0,75 di larghezza), ad un pozzetto profondo circa 2 m il quale conduce ad un’ulteriore sala di coltivazione, la più ampia della miniera; in questo ambiente, per la prima volta dell’ingresso, è possibile stare comodamente in piedi. Questo vuoto di coltivazione comunica con un altro vuoto di dimensioni minori posto poco più avanti e, mediante un pozzetto di circa 1,5 m di profondità, con i livelli più profondi di questo scavo. Essi presentano gallerie alte 85 cm per 110 cm di larghezza, diramantisi in tutte le direzioni. Le modalità di scavo suggeriscono la coltivazione di un banco di ossidi di Fe (probabilmente magnetite, anche se attualmente il minerale ferroso è rappresentato quasi esclusivamente da limonite) incassato negli Scisti di Fornovolasco, in prossimità del contatto con i Grezzoni. La mineralizzazione seguiva l’andamento della scistosità ed i minatori estraevano il materiale e riempivano i vuoti di coltivazione con ripiene costituite dallo sterile. Si osservi che all’esterno mancano discariche di sterile, che generalmente accompagnano i lavori minerari. Oltre alle ripiene, sono presenti altre evidenze dall’attività umana in queste cavità: sulle pareti e sul soffitto sono osservabili molti segni dei colpi inferti con i vecchi attrezzi dell’epoca; oltre a segni di martelli con la becca e scalpelli e punteruoli, in un punto si evidenzia un foro profondo fatto con un ferro di forma cilindrica. Inoltre compaiono, in alcuni tratti delle gallerie, vaschette di origine artificiale, osservate anche in altre cavità esplorate nel corso del presente studio: probabilmente servivano per contenere l’olio per l’illuminazione.
Datazione: periodo presunto di escavazione 1200-1430
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Rilievo |
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Interno della miniera |
Interno della miniera |
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Interno della miniera |
Interno della miniera |