Si tratta di un’area mineraria minore, coltivata anticamente. Sicuramente fu scavata e studiata nel Quattrocento, quando lo svilupparsi dell’attività siderurgica a Fornovolasco imponeva la ricerca di nuovi siti minerari, oltre a quello di “Monticello – Le Pose” utilizzato fino a quel momento. Il sito fu nuovamente oggetto di studio negli anni Venti del secolo scorso ma non fu oggetto di alcuna estrazione industriale, probabilmente anche per le maggiori difficoltà di trasporto esistenti.
Il raggiungimento del sito non è difatti semplice; superato Fornovolasco, in direzione della Grotta del Vento, si supera un piccolo ponticello al di sopra di un torrente: è questo il canale del Battiferro. Risalendolo conviene mantenersi sulla sponda orografica sinistra o all’interno del letto, spesso completamente asciutto, del corso d’acqua. Si tratta di un bella incisione che scende dalle pendici del Monte Croce formando spettacolari forme di erosione sulle rocce calcaree che ne formano il letto; la circolazione è soprattutto sotterranea e difficilmente si ha un deflusso idrico superficiale. L’ingresso della galleria del Battiferro, BF1, si raggiunge dopo circa 30 minuti di cammino dal ponticello, a metà della prima vera rottura di pendenza dell’alveo del canale; gli ultimi metri prima dell’accesso sono piuttosto ripidi ed occorre prestare attenzione sulle rocce scivolose, in particolare in presenza di ghiaccio. La caverna del Battiferro (BF2) si apre al di sopra della cascata che può essere aggirata salendo nel bosco e ridiscendendo nel canale; anch’essa, come la precedente, si apre sul lato orografico sinistro del fosso e presente davanti una evidente discarica. Risalendo ancora lungo il canale si osservano frequenti segni di scavo sugli affioramenti mineralizzati.
vGalleria del Battiferro
v Caverna del Battiferro
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Veduta del Canale del Battiferro |